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“...Perché gli intonaci possano avere una buona durata e non siano difettosi è necessaria una sgrossatura a base di cocciopesto e calce, che funge da collante tra le parti” (Vitruvio “De Architettura”, libro VII cap. IV, I sec. A.C.).
Già da 2000 anni si è a conoscenza dei processi che consentono all'argilla, cotta e macinata o ricavata da giacimenti vulcanici, di fornire soluzioni ottimali rispetto alle problematiche particolari di ingegneria idraulica applicata alla realizzazione di acquedotti, cisterne, fontane e soprattutto complessi termali dalle ricercatissime soluzioni tecniche e funzionali. Studi recenti, eseguiti su malte storiche, confermano che le malte aeree possono avere carattere idraulico se il composto presenta cocciopesto. L’idraulicità è data da componenti vetrosi, contenuti nell’argilla, come silicati e alluminati che combinandosi con la calce conferiscono alla malta resistenza in ambienti umidi e maggiore prestazioni meccaniche.
L’intonaco non riveste solo un ruolo essenziale nella definizione architettonica dell’edificio, ma assume importanza decisiva nel contrastare le azioni di degrado. La parete al rustico, risulta più facilmente aggredibile da parte degli agenti atmosferici, il rivestimento costituisce uno sbarramento nei confronti dell’acqua, capace, nello stesso tempo (per la sua permeabilità al vapore d’acqua, cioè per la sua capacità di “far respirare il muro”) di contribuire a mantenere l’equilibrio termodinamico tra l’edificio e il suo ambiente. Così sulla scorta delle indicazioni Vitruviane l’intonaco veniva prescritto in più strati, tanto da immaginarlo come “la pelle dell’edificio”. Ogni strato, come accade per la pelle, concorre ad assolvere a specifiche funzioni, caratteristiche prestazionali ed estetiche. L’intonaco di “Cocciopesto Guglielmino”, a base di calce idraulica naturale e cocciopesto, è costituito da tre strati ben collaboranti fra loro che insieme formano un “sistema intonaco” in grado di proteggere e abbellire le murature. Esso si colloca, a pieno titolo, nella tradizione di intonaci naturali, con i quali sapienti maestranze ed artisti hanno tipicizzato, nei secoli, i colori dei centri storici del nostro paese. E’ particolarmente indicato per il recupero e il restauro degli edifici dei centri storici che per le nuove soluzioni di architettura.
L'intonaco è costituito da 3 strati cosi denominati:
Materiali presenti nel prezziario regionale 2019 della regione Sicilia.
Cliccando sui singoli strati, è possibile scaricare la scheda tecnica, e voce di prezziario previa registrazione.
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