Il cocciopesto è un aggregato idraulicizzante (pozzolana artificiale) che in aggiunta o in sostituzione della sabbia modifica il carattere delle malte di calce aerea inducendone processi e reazioni di tipo idraulico, con formazione di silicati e alluminati idrati di calcio.
E’ ottenuto dalla frantumazione di mattoni e successiva vagliatura in specifiche granulometrie. Da tale processo di lavorazione deriva il nome, poiché in antichità si usava pestare tegole, stoviglie in terra cotta, anfore, mattoni. A proposito delle composizione delle malte di calce aerea Vitruvio Pollione nel suo Trattato di Architettura suggerisce: “quando la calce sarà estinta, allora si mescoli alla materia in guisa che, se l’arena fosse fossile, si confondano tre parti di questa ed una calce. Se sarà fluviale o marina una di questa con due di arena e così vi sarà giusta proporzione del miscuglio. E se nella fluviale o marina si aggiungerà una terza parte di mattone pesto e vagliato, ciò formerà la composizione della materia ancora migliore per l’uso”. (Vitruvio Pollione dell’Architettura, libro II cap. v – I sec. A.C.).
Usi comuni del “Cocciopesto Guglielmino”
Il “Cocciopesto Guglielmino” per le sue caratteristiche pregiate, comunemente viene impiegato come aggregato:
• idraulicizzante della calce aerea per produzione di malte idrauliche (gran. 0-500 micron);
• per la composizione di malte deumidificanti e di allettamento;
• per la composizione di intonaci di sottofondo e finitura;
• per la composizione di stucchi pregiati;
• per la fugatura di murature in “faccia a vista” e pavimentazioni in cotto;
• nei massetti alleggeriti quali terrazze e cupole di edifici monumentali;
• nei massetti di sottofondo per pavimenti in battuto di cocciopesto;
• nelle miscele di finitura per pavimentazioni in battuto di cocciopesto;
• nelle inezioni di consolidamento in aggiunta al legante;
• piste in terra battuta nell’arredo giardini e nei parchi pubblici;